Sei Giorni Internazionali di Enduro, le olimpiadi delle moto tornano a Bergamo dopo quasi mezzo secolo
Sono le “l’Olimpiadi delle moto”, i sei giorni di competizioni che assegnano il titolo di campione del…
Sono le “l’Olimpiadi delle moto”, i sei giorni di competizioni che assegnano il titolo di campione del mondo Enduro a squadre nazionali. Un evento, quello della Sei giorni internazionali di enduro”, capace di far confluire sul Paese che lo ospita l’attenzione di tutto il mondo del fuoristrada Un evento che per la sua edizione numero 99, in programma nel 2025, avrebbe dovuto accendere i riflettori sull’Australia che ha però rinunciato all’organizzazione cedendo il testimone all’Italia. Per essere più precisi a Bergamo, da sempre una delle capitali mondiale dell’enduro, che ha già ospitato l’evento nel 1986, a San Pellegrino terme, con un’edizione destinata a restare nella storia. Impresa che il Moto Club Bergamo è chiamato a bissare prossimo quando, dal 24 al 29 agosto, oltre 600 piloti provenienti da tutto il mondo si ritroveranno ai piedi di Città Alta per sfidarsi in una serie di prove speciali: Enduro Test, CrossTest e Test Estremo, intervallate dai trasferimenti, in gergo motociclistico i “Titarti”, con i piloti costretti a “viaggiare su strada” e soprattutto a restare all’interno di un tempo massimo definito dagli organizzatori per evitare penalità. Uno spettacolo, quello della “Isde”, sigla che sta per International Six Days Enduro, che torna in Italia per la dodicesima volta da quando la competizione è partita per la prima volta, a Merano, nel lontanissimo 1913. “Il Moto Club Bergamo è onorato di essere stato selezionato dalla Federazione motociclistica internazionale per organizzare la Sei Giorni di Enduro 2025. Ospitare è per noi motivo di grandissimo orgoglio”, ha commentato il presidente del Motoclub Bergamo, Giuliano Piccinini sottolineando come l’appuntamento rappresenterà una straordinaria “vetrina turistica” per tutto il territorio, ma anche una grandissima responsabilità, un’impresa impegnativa per la quale, ha però assicurato, “la macchina organizzativa si è già messa in moto per garantire la miglior riuscita”.