Minetti Trophy, la gita fuoriporta in moto era molto più bella se in sella si saliva in coppia
Due vignette disegnate da Lucio Arosio, figlio di Walter, storico fotografo del mondo del motociclismo, in occasione…
Due vignette disegnate da Lucio Arosio, figlio di Walter, storico fotografo del mondo del motociclismo, in occasione delle edizioni del 1988 e 1989. Due testimonianze, insieme ad alcune vecchie locandine e a ritagli di giornali, di un evento indimenticabile per alcune generazioni di motociclisti ormai con i capelli bianchi: il “Minetti Trophy – Enduro delle Orobie” organizzato dalla Scuderia Norelli insieme con l’amico e pilota Piero Minetti. Un appuntamento nato una domenica di maggio fra una chiacchierata e l’altra, destinato a diventare una “classica “del mototurismo, alla quale partecipare preferibilmente con moto da strada dalla guida comoda, meglio ancora se accompagnati da amiche e mogli sulla sella posteriore, per poter ammirare le bellezza del territorio delle valli bergamasche. “Non era una competizione agonistica ma un lungo giro ad andatura moderata, nel rispetto delle norme stradali, fermandosi di tanto in tanto per scattare qualche fotografia di gruppo o ai panorami e prendendosi anche qualche pausa per un caffè o un panino”, come ama ricordare Enzo Paris, segretario storico dell’associazione, “con le formalità per l’iscrizione che venivano svolte il mattino prima della partenza quando a ogni partecipante veniva consegnato un pettorale di riconoscimento da indossare”. Un pettorale che accuratamente ripiegato è ancora gelosamente custodito nelle cassepanche e negli armadi di casa di più di un “norellista”. “La partenza vedeva al via una marea di moto che si snodava come un serpentone verso la periferia di Bergamo in direzione delle valli, senza arrecare disagio alla circolazione stradale, mentre l’arrivo nel primo pomeriggio era occasione per socializzare e scambiarsi le impressioni sul percorso e la bellezza dei luoghi attraversati, e il più delle volte dandosi pure appuntamento per l’anno venturo”, ricorda sempre Enzo Paris che, con in mano una copia dell’’opuscolo stampato per il “5° Minetti Trophy – Enduro delle Orobie” del 15 maggio 1988, con pubblicata la vignetta disegnata da Lucio Arosio, indica (lo potrebbe fare perfino a occhi chiusi) i personaggi ritratti: “Tinin Brizio, dormiente sopra l’insegna;, Sergio Villa, a sinistra col microfono; sul cammello in prima fila Massimo Sironi; Gigi Moraschini sulla moto-damigiana;, Dialma Bizioli sulla moto-salame; Walter Arosio sugli sci. E poi Pierluigi Rottigni, ct, e in seconda fila Robi Novetti, Aldo Marconi (pistone), Carlo Moscheni, Lucio Arosio (matita) e Franca Arosio” Tutti protagonisti (insieme con molti altri) di una “gita” in moto che ha regalato momenti spensierati, ha fatto nascere molte amicizie e ne ha rinsaldate altrettante. E, probabilmente, ha fatto “partire” anche qualche storia d’amore cementata nel tempo da una straordinaria passione in comune: quella per le due ruote.