Minienduro, la svolta green si fa partire anche mettendo i baby piloti in sella a una moto elettrica
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Quella della transizione green, della svolta verso una mobilità sostenibile è una storia che presenta molti capitoli, che ha diversi protagonisti, con differenti età ed esperienze, volti. Per esempio quello fanciullesco di Cristian Casartelli, pilota della squadra di Minienduro della Scuderia Norelli dove quel cognome si sono abituati a sentirlo risuonare spessissimo al termine delle gare, al momento di salire sul podio. Casartelli: il cognome del nonno di Cristian, Franco, bresciano brianzolo famoso costruttore di armi da caccia grossa che negli 70 gareggiò con moto club Collebeato, e dei fratelli di papà Carlo, gli zii Alberto e Maurizio, capace quest’ultimo di vincere cinque titoli italiani in tutte le categorie che l’hanno visto al via. Casartelli come Cristian, appunto, che insieme con il fratello Michele fa parte della squadra di minienduro della scuderia Bergamasca e che ha avuto l’onore di guidare la “svolta green” in una gara che forse nonna Caterina, che li segue con straordinaria passione in ogni trasferta, ha guardato con particolare attenzione, orgogliosa del talento ereditato dai due nipotini, ma di certo anche del significato che può avere “scegliere” una moto elettrica. Con il motore che sicuramente non emette i suoni di un motore “normale, e che molti piloti di una certa età considerano una vera “sinfonia”, ma che per l’ambiente ha un valore altissimo. Per il futuro del pianeta e dello stesso enduro, mondo di cui si preparano a far parte altri due giovanissimi che, guarda caso, di cognome fanno Casartelli: Davide e Alex, figli di Maurizio, e cugini di Cristian e Michele, che sui campi d’allenamento hanno già dimostrato di saperci fare. A conferma, come ama dire il presidente della Norelli, Massimo Sironi, che quando c’è di mezzo quel cognome, Casartelli, un lieto fine è più che probabile. Generazione dopo generazione . “Perchè siamo forti siamo belli e con i Casartelli abbiamo sempre un futuro della Norelli”. Un futuro che la scuderia bergamasca conta di costruire sempre più forte proprio a partire dalla categoria minienduro, composta da appassionati giovanissimi, ma , Assicura Massimo Sirino, con già “il motociclismo e il fuori strada nel sangue, conquistati da una passione irresistibile che ti porta a misurarti prima con te stesso e poi con il cronometro”.